I blocchetti in vetroceramica si sono dimostrati efficaci per la realizzazione di restauri estetici nello studio odontoiatrico. I blocchetti in disilicato di litio sono ideali sia per restauri di elevata estetica sia per restauri di lunga durata. I campi di applicazione più comuni sono i restauri di dente singolo (corone, inlays, faccette e onlays), ponti di 3 elementi (fino al secondo premolare), nonché abutment e corone su abutment.
Il materiale di base della vetroceramica è una fase vetrosa con integrata una struttura cristallina. In parole semplici, maggiore è il numero di cristalli di rinforzo contenuti nella fase vetrosa, migliori sono le proprietà meccaniche (per es. la resistenza alla flessione e la tenacia alla frattura). Le vetroceramiche rinforzate (ceramiche al silicato di litio , incluse le ceramiche al disilicato di litio) vengono utilizzate per la produzione CAD/CAM di restauri. In questa classe di materiali sono disponibili diversi prodotti. Per fare la scelta giusta nella prassi clinica, è essenziale conoscere le proprietà ottiche e meccaniche dei materiali.
Per valutare i materiali CAD/CAM in vetroceramica, sono particolarmente rilevanti le differenze inerenti la resistenza alla flessione e la tenacia alla frattura.
Resistenza alla flessione (misurata in megapascal, Mpa) è considerata il parametro più importante per la capacità di carico di un materiale. Il valore indica la forza necessaria affinchè si verifichi la frattura completa. Pertanto, la resistenza alla flessione è un parametro decisivo per definire i campi d’impiego dei materiali in vetroceramica e per scegliere le opzioni di adesione. La regola è la seguente:
Tenacia alla frattura – detta anche resistenza alla propagazione di crepe o tenacia alle crepe (misurata in MPa m¹/₂), descrive la resistenza di un materiale alla propagazione di fratture. Questo valore indica il livello di forza al quale le crepe nel materiale inizieranno a propagarsi e influisce anche sul metodo di adesione che può essere utilizzato. La regola è la seguente:
Pertanto, da un punto di vista clinico, la tenacia alla frattura (in MPa m¹/₂) è un valore molto importante per la scelta del materiale in vetroceramica appropriato per un restauro dentale.
Nota: un’elevata resistenza alla flessione (> 300 MPa) in combinazione con una tenacia alla frattura superiore a 2,0 MPa m¹/₂ sono i requisiti fondamentali del materiale per assicurare prestazioni ottimali con le diverse opzioni di adesione disponibili. Se uno di questi valori è inferiore, si deve optare per la cementazione adesiva. Tuttavia, se i valori sono superiori a quelli specificati sopra, gli utilizzatori hanno la possibilità di ricorrere alla cementazione adesiva, autoadesiva o convenzionale in combinazione con le preparazioni ritentive.
IPS e.max CAD ha un’elevata resistenza alla flessione pari a 530 MPa[1]. Ciò è notevolmente al di sopra degli standard dei materiali in vetroceramica. Per l’utilizzo convenzionale della vetroceramica rinforzata è richiesta una resistenza alla flessione di almeno 300 MPa. Con una resistenza alla flessione di 500 MPa o superiore è possibile realizzare ponti posteriori di 3 elementi.
L'originale vetroceramica al disilicato di litio coniuga gli standard estetici più elevati a un flusso di lavoro efficiente e a una resistenza alla flessione e una tenacia alla frattura eccellenti. Questo è il risultato di quasi due decenni di esperienza, solida competenza e sviluppo continuo. E’ precisamente per questo che dentisti e odontotecnici di tutto il mondo ripongono così tanta fiducia nell'originale ceramica CAD/CAM IPS e.max CAD.
I risultati scientificamente documentati dimostrano il successo clinico a lungo termine di IPS e.max CAD. Pochi altri materiali dentali dimostrano una tale affidabilità clinica. I denti posteriori in IPS e.max CAD mostrano un tasso di sopravvivenza del 97,2% in un periodo di dieci anni. [3]
Studi in vivo condotti da noti esperti confermano l’ottima qualità clinica dei restauri e la longevità del materiale. Studi a lungo termine effettuati su periodi di 8, 10 e persino 15 anni parlano da soli.
[1] Resistenza alla flessione biassiale media, risultati dopo oltre 10 anni di test continui di qualità, R&S Ivoclar, Schaan, Liechtenstein.
[2] Hill T, Tysowsky G, AADR/CADR Meeting annuale: 1672, 2016.
[3] Il tasso di sopravvivenza delle corone monolitiche posteriori in IPS e.max CAD è stato valutato tramite il metodo Kaplan-Meier. La quota di insuccessi si riferisce ad insuccessi tecnici quali fratture e scheggiature, R&D Ivoclar, Schaan, Liechtenstein